Sarde alla beccafico

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Chef Chef Andrea Orsini
Portata Secondi Piatti
Cucina Sicilia
Porzioni 4 persone

Ingredienti
  

  • 800 gr di sarde
  • 100 gr di pane grattugiato
  • 4 filetti di acciughe
  • Succo e scorza di 1 limone non trattato
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • Prezzemolo
  • 30 gr di uvetta
  • 30 gr di pinoli
  • Foglie di alloro
  • Olio sale e pepe
  • 20 gr di pecorino

Istruzioni
 

  • Sfilettare le sarde aprendole a libro e lasciando la pinnetta caudale.
  • Mettere a bagno in acqua l’uvetta.
  • In una padella mettere l’olio e sciogliere le acciughe, aggiungere i pinoli ed il pane grattugiato, facendolo dorare.
  • Sciogliere nel succo del limone lo zucchero e mescolare tutti gli ingredienti con il prezzemolo tritato, la scorza del limone il succo ed il pecorino. Aggiustare di sale e pepe.
  • Condire le sarde con poco olio e sale.
  • Mettere il ripieno sulle sarde ed arrotolare ad involtino con la pelle all’ esterno, posizionare ben strette, inserendo tra l’una e l’altra una foglia di alloro.
  • Al termine ungere con un filo d’olio e far cuocere in forno a 200° per 15 minuti.
  • Servire tiepide.

Corte di Appello di Catania: Il diritto alla provvigione del mediatore nasce quando le parti entrano in contatto.

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A cura dell'Avv. Luca Milani

TESTO SENTENZA IN CALCE

Con sentenza del 18 Novembre 2021 la Corte di Appello di Catania specifica i presupposti in presenza dei quali l’agente immobiliare matura il diritto al proprio compenso.

Il diritto del mediatore alla provvigione nasce tutte le volte in cui la conclusione dell’affare sia in rapporto causale con l’attività svolta senza richiedere un nesso eziologico diretto ed esclusivo ma essendo sufficiente che la “messa in contatto” tra le parti costituisca l’antecedente indispensabile alla conclusione del contratto.

Ne consegue che la prestazione dell’agente immobiliare può  limitarsi nel ritrovamento e nell’indicazione di uno dei contraenti indipendentemente da un suo intervento nelle fasi delle trattative purchè, naturalmente, la conclusione dell’affare possa ritenersi conseguenza prossima o remota della sua opera tale cioè che senza di essa il negozio non sarebbe stato concluso.

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Corte-Appello-Palermo-sentenza-18-novembre-2021

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