Ossobuco alla milanese

Chef Chef Andrea Orsini
Portata Secondi Piatti
Cucina Lombardia
Porzioni 4 persone

Ingredienti
  

  • 4 ossobuchi di vitella
  • 80 gr burro
  • 1 cipolla dorata
  • q.b. sale
  • q.b. pepe
  • 1 rametto rosmarino
  • q.b. farina 00
  • 1 lt. brodo di carne o vegetale
  • 1 bicchiere vino bianco secco

Gremolada

  • 2 mazzetti prezzemolo
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 limone non trattato grattugiato

Risotto allo zafferano

  • vedere ricetta del "risotto alla milanese" già pubblicata

Istruzioni
 

  • Incidere lateralmente gli ossobuchi per evitare che si arriccino e legare la circonferenza con spago da cucina per far mantenere la forma.
  • Infarinare leggermente gli ossobuchi e farli rosolare in olio e burro da entrambi i lati e togliere dal fuoco.
  • Preparare un soffritto di cipolla, sedano e carota.
  • Rimettere la carne nel tegame, salare, pepare e sfumare con il vino e far evaporare. Aggiungere il brodo fino a metà altezza degli ossobuchi, inserire il rosmarino e cuocere circa 1 ora e ½, aggiungendo al bisogno il brodo.
  • A fine cottura filtrare la salsa, aggiungere una noce di burro ridisporre la carne e nappare gli ossobuchi.
  • Preparare la "gremolada": tritare finemente il prezzemolo, aggiungere un aglio schiacciato e la buccia grattugiata di un limone non trattato, mescolare bene.
  • Durante gli ultimi 15 minuti di cottura degli ossobuchi, cucinare il risotto milanese allo zafferano seguendo la ricetta già pubblicata nel sito.
  • Servire mettendo alla base del piatto il risotto allo zafferano, disporre sopra l'ossobuco e guarnire con la gremolada.

Tribunale di Bergamo: Iscrizione anagrafica dei richiedenti protezione internazionale.

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A cura dell'Avv. Luca Milani

TESTO ORDINANZA IN CALCE

Con Ordinanza del 14 Gennaio 2020 il Tribunale di Bergamo si è pronunciato a favore del diritto all’iscrizione anagrafica dei richiedenti protezione internazionale. L’iscrizione anagrafica, infatti, è a tutti gli effetti un atto dovuto del Comune dove sussista il fatto della presenza abituale del richiedente sul territorio comunale. E’ un diritto di rilevanza costituzionale che determina come corollario la possibilità di esercitare tutta una serie di facoltà espressamente riconosciute dalla stessa Costituzione. Non può, pertanto, essere riconosciuto al Comune alcun potere di valutazione.

 

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ordinanza-Tribunale-Bergamo-14-gennaio.2020

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